Palazzo Gonzaga

Palazzo Gonzaga a Maderno, eretto nel 1606 per volere del Duca Vincenzo Gonzaga, rappresenta una pagina significativa nella storia architettonica e sociale della regione. Originariamente concepito come grande e sontuoso palazzo di villeggiatura, il complesso si estendeva su un vasto parco di circa 70 ettari che occupava quasi tutto il promontorio, con un lungo viale che serpeggiava fino al lago, simbolo dello sfarzo e del potere della nobile famiglia Gonzaga.

Durante la fase costruttiva, i Gonzaga alloggiavano nel palazzo vecchio di fronte, che al termine dei lavori fu collegato al nuovo edificio tramite un corridoio aereo, ancora oggi esistente. Questo collegamento non solo evidenzia l'ingegnosità architettonica del periodo, ma anche l'importanza di mantenere una continuità visiva e funzionale tra le diverse strutture della famiglia.

Il destino di Palazzo Gonzaga ha preso una svolta drammatica con l'estinzione della linea dei Gonzaga, dopo cui il palazzo passò di mano in mano, subendo significative trasformazioni e demolizioni. Una parte sostanziale del palazzo originale fu distrutta nel tentativo, intrapreso dal dott. Ghiselli, di trovare un ipotetico tesoro nascosto, risultando nella perdita di due terzi dell'edificio, particolarmente quelli più vicini alla Basilica di Sant'Andrea.

Nonostante le perdite, rimane ancora visitabile il fondaco dei Gonzaga, che ora ospita una galleria d'arte. Questo spazio è notevole per la sua splendida scala a chiocciola, che testimonia l'eleganza e la funzionalità degli spazi interni del palazzo.

Di particolare interesse storico è il corridoio sotterraneo che collegava il Palazzo alla vicina Chiesa romanica, consentendo ai Gonzaga di partecipare alle funzioni religiose in modo discreto, osservando dalla cripta attraverso una piccola finestrella, ancora oggi presente ma chiusa.

La vasta rete di proprietà Gonzaga includeva anche l'area del Serraglio, acquistata nel 1659 e collegata al Palazzo Gonzaga tramite una galleria sotterranea, utilizzata dai duchi per muoversi inosservati e per ospitare feste private. Oggi, queste strutture sono di proprietà comunale e la galleria è chiusa al pubblico.

Anche il Palazzo Bulgheroni e il suo parco, con giardini e limonaie, furono acquisiti nella metà del Seicento, ampliando ulteriormente il dominio dei Gonzaga nella regione. Questi spazi, ora privati, sono visibili solo dall'esterno ma continuano a rappresentare l'eredità architettonica e culturale della famiglia.

Palazzo Gonzaga, con la sua storia ricca e tumultuosa, rimane un simbolo del passato nobiliare di Maderno, testimoniando le vicissitudini di una delle famiglie più influenti d'Italia.

 

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